Per una nuova prospettiva di osservazione e di visione della realtà che ci circonda, riporto questa breve storiella, perfetto esempio di come dovremmo dare la giusta collocazione degli avvenimenti nella nostra vita :
Cari mamma e papà,
scusatemi per non avervi scritto prima, ma il necessario per scrivere è andato tutto distrutto nell’incendio del mio appartamento.
Sono stata dimessa dall’ospedale e il mio medico dice che dovrei essere in grado di condurre di nuovo una vita normale.
Un bell’uomo di nome Pietro mi ha salvato la vita nell’incendio e si è gentilmente offerto di dividere il suo appartamento con me.
E’ molto gentile, educato e di buona famiglia, perciò credo che non avrete niente in contrario se vi dico che ci siamo sposati la settimana scorsa.
So che sarete ancora più contenti sapendo che molto presto diventerete nonni.
Pietro ha già due figli di 28 e 32 anni, ma è davvero felice di diventare nuovamente papà.
In realtà l’incendio non c’è stato, non sono andata in ospedale, non mi sono sposata, non aspetto un figlio e non c’è nemmeno alcun Pietro.
Il fatto è che non ho passato l’esame di biologia e volevo semplicemente che, nel ricevere la notizia, l’avreste messa nella giusta prospettiva.
Con amore, vostra figlia.